null Superbonus: i chiarimenti delle Entrate su spese extra contributo per la ricostruzione post sisma 2016

21 aprile 2023

Rientrano nel superbonus le spese aggiuntive sostenute dal cittadino, che ha già ricevuto e utilizzato il contributo per la ricostruzione del proprio immobile, per gli ulteriori lavori necessari al ripristino dell’agibilità dell’edificio, oggetto di una “variante” del progetto originario. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n.222 del 22 febbraio 2023.

L’unica condizione è che il professionista, tenuto ad asseverare l’efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico nonché la congruità delle relative spese, attesti gli interventi siano indispensabili al completamento del progetto per il quale è stato ottenuto il contributo commissariale e che l’asseverazione  sia  depositata  contestualmente  alla presentazione della variante progettuale in corso d’opera.

Nella risposta all’interpello, l’Agenzia delle Entrate ricorda che il superbonus e ogni altro incentivo fiscale spetta per l’importo che eccede il contributo previsto per la ricostruzione.

Si ricorda anche che le relative disposizioni si applicano anche agli interventi per i quali sia già stato emanato il decreto di concessione del contributo e anche, se occorre, previa presentazione di varianti in corso d’opera nel rispetto della normativa sulla ricostruzione.

Tutto quanto è stato chiarito sopra, ai fini di un coordinamento dell’applicazione del contributo per la ricostruzione e delle detrazioni previste con l’Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, n. 111.